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Ecco quali sono le reali cause delle gengive che si abbassano e come affrontarle con successo

Come tanti argomenti di medicina e odontoiatria, internet è pieno di disinformazione e incomprensioni riguardo alla recessione gengivale. Alcuni affermano che si può far ricrescere il tessuto gengivale e altri diranno che non si può.

Alcuni ti diranno che le gengive che si abbassano derivano da una metodologia di spazzolamento troppo pesante e che gli altri che la recessione gengivale si verifica a causa delle malattie gengivali. Insomma, di tutto un po’!

Questo articolo, e quello che segue, rappresentano il mio miglior tentativo di dissipare i miti intorno alle gengive che si abbassano e un indirizzo nel tentativo di fermare l’abbassamento gengivale e la sua progressione nella tua bocca.

Comincio stabilendo alcuni “punti fermi” sull’anatomia della bocca, per aiutarti ad avere una parità di informazioni per questa discussione.

Anatomia del tessuto gengivale

Il tessuto gengivale, altro non è, che uno strato di mucosa appoggiato sopra il tessuto osseo della mascella superiore (mascellare) e la mascella inferiore (mandibola), così come una coperta di lana si adagia seguendo il profilo del letto.

Il tessuto gengivale rimarrà solido e in salute attorno ai denti, finché l’osso della mascella e della mandibola sottostanti è intatto. In altre parole, l’unica “causa meccanica” della recessione gengivale, è perché l’osso che supporta il tessuto gengivale si è, esso stesso, ritirato o ammalato. STOP!

Ora, ci sono altre nuove informazioni da prendere in considerazione, ovvero, il fatto della demineralizzazione ossea e della sua reale capacità di rimineralizzazione.

Infatti, l’osso della mascella e della mandibola, possono demineralizzarsi per vari motivi.

Quindi, la reale risposta a ciò che provoca la recessione gengivale, è quella di capire quali sono i principali fattori che causano la perdita di tessuto nelle ossa mandibolari e mascellari.

Le 4 cause principali di demineralizzazione delle ossa mandibolari e mascellari

Ci sono 4 fattori principali che causano tale demineralizzazione.

(N.B.: ora sono focalizzato sulle ossa della bocca e perciò non tratterò la questione della carenza nutrizionale generale, che svolge un ruolo enorme in tutto il processo. Se vuoi maggiori informazioni sulla nutrizione, ti rimando al mio Manuale PiorreaStop, alla Dispensa Piorrea & Dieta e ad altri articoli più specialistici in merito)

  1. malattia parodontale (malattia gengivale avanzata, piorrea)
  2. bruxismo (serramento e digrignamento dei denti)
  3. traumi
  4. genetica

A rischio di affermare l’ovvio, abbiamo osso su tutti i lati di ciascuno dei nostri denti. Tuttavia, lo strato di tessuto osseo dal lato del viso (esterno) è molto, molto sottile e addirittura inesistente in alcune persone.

Questa maggiore sottigliezza del tessuto osseo sul lato facciale (esterno) dei nostri denti, svolge però un ruolo chiave per comprendere ciò che provoca la recessione gengivale.

Il percorso per tenere i denti in bocca per lungo tempo (o per sempre…)

E’ una curiosità e, forse non lo sai, ma il processo di demineralizzazione delle ossa mascellari non si verifica mai durante la notte.

L’osso può anche demineralizzarsi in un primo momento, ma la struttura complessiva del tessuto osseo rimane intatta. Secondo il Dr. Danenberg, un emerito parodontologo statunitense, finché l’impalcatura della mascella e della mandibola rimane in posizione, l’osso si può sempre rimineralizzare (supponendo che la causa sia stata affrontata efficacemente).

Tuttavia, una volta che la struttura portante si demineralizza, il tessuto gengivale non ha la struttura di supporto necessaria per rimanere alta sui denti. È interessante notare che la perdita di struttura ossea non causa immediatamente la recessione gengivale.

A questo punto,  però, il tessuto gengivale è molto più vulnerabile alla recessione. Privato del sottostante supporto dell’osso per tenerlo in posizione, un qualsiasi fatto o aggravamento della situazione orale, può così provocare una recessione del tessuto gengivale.

Ed è esattamente a questo punto, cioè quando il sostegno dell’osso sottostante è diminuito, che una spazzolatura un po’ pesante, attuata inconsciamente, può sicuramente causare il verificarsi della recessione gengivale.

Quindi, ti chiederai, come si fa a fermare la recessione gengivale?

Per fermare la recessione gengivale, devi prima identificare ciò che sta causando la sofferenza dell’osso sottostante, ovvero la demineralizzazione.

Malattia parodontale: (malattia gengivale avanzata, piorrea)

Dato che la malattia gengivale è così incredibilmente comune nei nostri tempi moderni, vale la pena di considerarla un’infezione attiva. Una recente ricerca pubblicata sul “Journal of Dental Research” afferma che il 47% dei trentenni e oltre il 70% degli ultra sessantenni, hanno una malattia parodontale attiva. Intendiamoci, la malattia parodontale altro non è, che la malattia gengivale avanzata, sino al punto dove è compromesso anche l’osso mascellare e mandibolare.

Vedi, in bocca, i “batteri cattivi” implicati con la malattia di gengivale non distruggono solo e direttamente il tessuto osseo, ma causano anche l’allerta del nostro sistema immunitario. Nel tentativo di fermare l’infezione, uno dei meccanismi di difesa del nostro sistema immunitario, è quello di creare l’infiammazione nella regione localizzata. Fin qui, però, è ancora tutto reversibile!

Il problema è quando l’infezione diventa cronica: ciò porta a una infiammazione cronica nella zona, che influisce negativamente anche sulla salute delle ossa della mascella e della mandibola.

Nel Metodo Svizzero PiorreaStop ho creato due “Mappe della salute orale”, per aiutarti a determinare se la malattia gengivale stia attivamente minando la tua salute generale.

Per inciso, mentre non posso affermare che il Metodo PiorreaStop curi la malattia gengivale, anche perché non sono un medico, ho tante testimonianze entusiaste di clienti soddisfatti in tutto il Mondo, che non hanno più sanguinamento delle gengive o alito cattivo cronico, associati a malattie gengivali. Essi attribuiscono il loro miglioramento della salute orale e generale, all’uso del Metodo stesso, avendo applicato pedissequamente le strategie che insegno.

Bruxismo: (serramento e digrignamento dei denti)

Una recente ricerca sulla causa del serramento e digrignamento dei denti, sta portando alla luce che l’attuale “perché”, alcune persone digrignano i denti, potrebbe non essere corretto.

Mentre lo stress della vita moderna può ancora, effettivamente, giocare un ruolo, i ricercatori hanno scoperto che il serramento e il digrignamento dei denti di notte sono fortemente correlati con apnea lieve del sonno (OSAS).

In effetti, il dottor Mark Burhenne, un dentista specializzato in problemi del sonno dei pazienti, entra nel dettaglio stabilendo il rapporto tra bruxismo, apnea del sonno non diagnosticata e stanchezza cronica. Se digrigni i denti, ti consiglio vivamente di interessarti a questo affascinante collegamento, un po’ misterioso che, da poco, sta cominciando a farsi strada in medicina e odontoiatria olistica.

Qualunque sia la causa del bruxismo, è chiaro che bilanciando con un bite la forza con cui stringi abitualmente i denti, sicuramente ottieni una migliore ripartizione della forza masticatoria anche sulla struttura della mandibola e della mascella.

Traumi:

Va da sé che tutti vogliamo evitare per i nostri volti i traumi di un incidente che, da se, può letteralmente cambiare il corso della intera vita di una persona. Ho perso ormai il conto del numero di genitori che mi hanno chiesto cosa si può fare per il loro bambino/adolescente, che ha commesso qualcosa di imprudente e traumatizzato i suoi denti anteriori.

Alle gengive e ai denti piace essere massaggiati. Oppure, a loro piace essere stimolati. Ma, a loro, non piace essere picchiati e distrutti. Perciò, l’unico consiglio che mi sento di darti è: se fai attività sportiva metti sempre un “paradenti”. Fai attenzione come ti muovi e buona fortuna per il resto…!

Genetica:

Secondo il Dr. Danenberg, anche lo spessore delle ossa facciali può essere una questione di genetica. Proprio come tutti noi siamo nati con variazioni quali: ossa del cranio più spesse, capelli fini o spessi, eccetera, quanto sia sottile o più spesso il tuo osso mascellare o mandibolare, può essere di componente genetica. Alcune persone possono anche nascere con una completa mancanza di tessuto osseo della mascella o della mandibola verso la superficie anteriore del viso.

Come ho scritto sopra, quando l’osso facciale diminuisce per qualsiasi motivo, il tessuto gengivale che era supportato da tale tessuto osseo mancante, è davvero molto a rischio di recessione.

Penso che una domanda logica da farmi a questo punto sia:

Come posso far ricrescere il tessuto gengivale che ho già perso a causa della recessione ossea?

Però devo stare attento a come rispondere a questa domanda. Ecco perché….!

Se hai già letto il mio blog, o visto i miei video, sai che io preferisco rimanere molto “orientato alla soluzione”’ ma con la massima attenzione, preferendo condividere soluzioni efficaci che ti facciano semplicemente accedere a una maggiore salute orale e generale.

L’ultima cosa che voglio fare è “ingrossare il vento nelle vele” di qualcuno che ha intenzione di far ricrescere i tessuti gengivali. La mia “linea di fondo” è che sono costantemente teso nell’apprendimento di nuove informazioni, ma non credo affatto ai miracoli!

In realtà, come molti che mi seguono sanno già, se avessi ascoltato i consigli che il mio dentista mi diede, quasi trent’anni fa all’appuntamento dentale fatidico, ovvero quando mi fu diagnosticata la malattia parodontale, il Metodo Svizzero PiorreaStop non potrebbe essere nato.

Per rispondere alla tua domanda, per quanto ne so ora, una volta che il tessuto gengivale si è ritirato, anche l’osso è di conseguenza diminuito. E una volta che l’osso è perso, il tessuto gengivale può recuperare, ma solo sino all’attuale altezza di tessuto osseo.

Ebbene sì, il tessuto osseo potrebbe anche rimineralizzarsi, tuttavia, quello che io so è che l’osso non potrà “ricrescere”, ritornando indietro fino alla sua originale “altezza”.

La cosa importante, nonostante l’avvenuto abbassamento osseo e gengivale e l’aspetto decisamente “allungato” che hanno assunto i tuoi denti, è che non vi siano tasche gengivali superiori ai 3 millimetri.

Comunque, la buona notizia è che il tessuto osseo può remineralizzare. Quindi, se sei a rischio di perdita dei denti (che è un segno molto comune nel progredire della malattia gengivale), il solo fatto di prendersi cura del problema in modo serio e con costanza, permetterà alle ossa della mascella e della mandibola di rimineralizzarsi e così i denti potranno consolidarsi di nuovo in bocca.

Se sei a rischio di perdita dei denti, sappi che il mio Metodo Svizzero PiorreaStop ha aiutato migliaia di persone in tutto il mondo a mantenere i loro denti, affrontare in modo efficace la malattia parodontale (nel comfort della propria casa) e passare a una migliore salute orale e generale.

E ora che hai capito la vera causa della recessione gengivale…, non pensi che abbia senso adottare serie misure per sostenere la rimineralizzazione ossea ottimale?

Clicca qui di seguito sul link per il “collegamento alla seconda parte di questo articolo” Metodi e strategie per supportare e ottimizzare il mantenimento della densità ossea nelle ossa mascellari e mandibolari. Non lasciartelo scappare.

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